Originariamente pubblicato su Il Calibro. La luna splende, grandissima, sul villaggio stasera. Dudù pizzica con maestria le tre corde del suo xalam. Dudù è un griot, un cantastorie, discendente di una famiglia di griot. Dudù, come i suoi avi, pizzicando le tre corde del suo xalam, tramanda le storie del suo popolo. Gli anziani, seduti […]
Per un pugno di granturco
Originariamente pubblicato su Il Calibro. È difficile, in un momento come questo, mettersi a scrivere uno di quei bei post inutili e leggeri che caratterizzano il Paolone. La situazione mondiale è oltremodo preoccupante e il nostro paese (e, in particolare, la sua classe politica) sembra determinato a dimostrare al mondo intero che davvero non c’è […]
Un Paolone di questo Calibro
Con il post che trovate qui sotto, il Paolone del Lunedì si è ufficialmente trasferito su Il Calibro: sperando che vorrete seguirmi in quest’avventura, vi aspetto su ilcalibro.com! Esibire alcuni cedimenti verso le forme dialettali è sempre stato un vezzo del nostro lessico famigliare. I pantaloni che diventano braghe, per esempio, o le cose un […]
Non è mai troppo presto
– Papiii, cosa fai?
– Preparo una lezione per domani.
– Perché, domani c’è una lezione?
– Si, domani devo fare una lezione al Master.
– E i bambini possono venire?
– No, è una lezione per i miei studenti.
– Ma io volevo venire!
Un sogno meticcio
Da giovane, ero un fondamentalista della multiculturalità (per quanto possa essere fondamentalista una persona pigra come me). Voi potete capirmi: da lombardo al 100% bisognava pur trovare delle distrazioni. Perché io, di mio, ho al massimo un centinaio di chilometri in linea d’aria (ho appena controllato su Google maps…) tra il paesino del mio avo […]
Il Moralista 2.0™
Avete notato anche voi che una nuova tipologia di molestatore si aggira per le strade e nella rete? Più temibile delle chiacchiere serali di una beghina e più inopportuno di un testimone di Geova al sabato mattina, più fastidioso di un prurito persistente e più pedante di un secchione adolescente, può nascondersi in ogni dove […]
Bang! Splash! Crash! Uasp!
Come vi ho già raccontato, abito da alcuni anni (anni che, incredibilmente, con il passare del tempo, aumentano) in un quartiere sperimentale costruito nel dopoguerra, noto con il nome di QT8. Sarebbe troppo lungo spiegarvi, qui e ora, cosa sia il Quartiere della Triennale Ottava (QT8, appunto); per proseguire nella lettura vi basti sapere che […]
Oscar per il miglior attore non protagonista
– e tu, Michi, che ruolo interpreti?
– il cespuglio!
– …
Il senso del ridicolo
Rassicurato dal ritorno al governo della Democrazia Cristiana, il senatore della Repubblica Giulio Andreotti abbandona sereno questa valle di lacrime. Contro ogni previsione, è morto democristiano. Patrice Leconte, regista francese non dei più noti (autore del bellissimo Il marito della parrucchiera, con una sempre sensuale Anna Galiena), raccontava in Ridicule le vicende del marchese […]
Al bar dell’angolo
Stamattina mi è venuta in mente una meravigliosa canzone di Albert Pla; non sapendo scrivere niente di altrettanto bello, mi sono limitato a tradurla per voi.
Ero sulla terrazza un oscuro pomeriggio bevendomi un bicchiere, in quel bar sull’angolo della via principale; guardando volare le mosche, guardando passare la vita, guardando passare le ragazze. Che a tutte mi avvicinerei, a tutte le bacerei; però le perdo di vista perché passano di fretta.
Finito il drink, con il culo del bicchiere disegnai una silhouette. Lasciai volare la mente (mi accecò un po’ l’alcol) e, al aprire gli occhi, vidi che la silhouette sfuocata si era convertita in principessa, e eri tu.
E apparisti tu.
Io mi alzai dalla sedia e mi incamminai verso di te: posso darti un bacio, bimba? e poi mi vergognai di me; ma non seppi resistere e te lo domandai un’altra volta: posso darti un bacio, bimba, anche solo sulla guancia? E tu mi dicesti di si, mi rispondesti si, potrei alzarti la gonna e sdraiarti qui sul mio tavolo? Posso prenderti qui adesso? dimmi di si per favore. Tu buttasti per terra i bicchieri che c’erano sul tavolo, mi stringesti tra le braccia e ti si aprirono le gambe; e mi dicesti di si, forza fallo dai. E senza accorgercene noi ci abbracciammo e facemmo l’amore, in quel bar sull’angolo della via principale.
I clienti non capivano e la gente curiosava per vedere cosa facevano quei due, scopando in un bar del centro nella via principale. Alla fine venne un cameriere e richiamò l’attenzione: fuori di qui per favore! e gli rispondemmo di no e, anzi, gli chiedemmo un piccolo favore: potrebbe signor cameriere esser nostro sensale, ci sposi qui ora, ci sposi per favore.
Non dovrei farlo, però perché no… E ci sposammo proprio li, ci sposò il cameriere, offrimmo a tutti da bere. E lì, su quel tavolo, di quel bar di quella via, passammo la luna di miele, quindici giorni meravigliosi. Fu prezioso il nostro amore.
Fu prezioso il nostro amore.
il Paolone fenice
Ho iniziato a scrivere questo blog nel gennaio di due anni fa. Come spiegavo allora, l’ho fatto per dare sfogo a pensieri che inopportunamente si affollano nella mia mente, cercando così di liberarmene. Ho scritto con una certa regolarità per due anni e, con il passare delle settimane, ho guadagnato un numero insperato di affezionati […]
Cantando in bicicletta
Memo: ricordarsi di non cantare Lou Reed quando si è fermi in bicicletta al semaforo, almeno non la parte di Candy che non perde la testa…
(confidando nel potere fonoisolante del casco dei conoscenti sopraggiunti all’improvviso e nella scarsa conoscenza dell’inglese dell’italiano medio)
Un elettore démodé
Tra poco usciranno i primi exit poll, cui crederanno solo i polli. Poi ci saranno le proiezioni piene di fantasia, poi i risultati veri. E forse domattina non ci ricorderemo più nulla di quello che abbiamo detto oggi. Ma, nelle quiete prima della tempesta (o, meglio, tra una tempesta e l’altra), lasciate che vi esponga […]
Non è stata colpa mia
Ogni anno, da alcuni anni, per Natale una cara amica di famiglia ci regala una scatola da 24 boeri artigianali, prodotti da un non meglio specificato conoscente. I boeri sono di una bontà straordinaria e giungono ogni volta con la raccomandazione di non mangiarli subito, perché “devono maturare”. Così vengono riposti al riparo dalle gozzoviglie […]
Il collegio in Isvizzera
Lessico famigliare è un termine entrato nel lessico famigliare di tutti noi, da quando, nel 1963, Natalia Ginzburg ha pubblicato il romanzo autobiografico Lessico famigliare. Appare oggi scontato affermare come ogni famiglia abbia un frasario proprio e esclusivo, confine impalpabile della propria identità, fondamenta di quello che poi ciascuno di noi diventerà. Questo è, credo, […]
Il ragazzo è intelligente ma non si impegna
Anche quest’anno, come ogni anno in occasione delle Feste, ho dato fondo a tutti i riti propiziatori accumulati in questi primi quasi-quarantanni di presenza nel mondo. Ho comprato i regali pochi minuti prima di Natale, ho preparato (e mangiato) il Latte a la creme, ho ballato il valzer a mezzanotte subito dopo aver brindato, ho […]
Buon Natale
Amici carissimi del Paolone,eccoci qua per un altro Natale insieme. Vi garantisco che quando tutto questo è iniziato, non l’avrei proprio detto… Comunque, anche se con un po’ di fatica e un po’ in affanno, siamo pronti alla terza stagione di questo inutile ma appassionato blog. Come l’anno scorso (quindi, come direbbe il mio amico […]
Le migliori menti
Da un po’ di tempo leggo La Stampa con una certa frequenza e con piacere. Sarà Mario Calabresi, sarà la presenza di alcuni editorialisti che stimo (Irene Tinagli soprattutto, ma anche Gianni Riotta, Mario Deaglio e tanti altri, senza dimenticare il golem-melog-hiano Gianluca Nicoletti). Sarà il prode Gramellini, che quando non è troppo populista o […]
Balla che ti passa
Che poi, dopo aver fatto la guerra e, in qualche modo, averla vinta, uno ci ha voglia di ballare, mi pare logico. A Milano, nel 1945, appena cessate le ostilità, i giovani componenti della 48° Brigata Matteotti decisero di impegnare il premio conferitogli dal C.L.N. per aver catturato un gerarca in fuga per ricostruire […]
Al mercato dei Bambini Rossi
Nell’aprile di quest’anno sono stato a Parigi, in visita alla nostra sede distaccata e alla fondazione Lizieres. Avevo il privilegio di essere ospite della nostra socia nel Marais, quartiere davvero splendido. Abbiamo passeggiato molto e portato la Luisa alla scoperta della città. Ben indicati, abbiamo visitato anche il piccolo e splendido Marché des enfants rouges. […]