Le delizie del baretto

– Com’è che ti chiami?
– …
– Facciamo: Sergio.
– …
– Sai cosa vuol dire Sergio in Italiano?
– …
– Sergio: quando torni a Shangai, vengo con te.
– …
– E sì: devo sco***mi un sacco di cinesi.
– …
– Prova a dire “Ramarro”
– “Lamallo”
– E no: “erre”, non “elle”! Devi fare pratica. Ripeti con me: “Tr**a”
– “Tloia”

[suona un telefono]

– È mia madre. Pronto? Ciao mamma. Sí tutto bene. Sono qui al bar con il mio compagno di laboratorio, è cinese. Saluta.
– Buongiolno signola
– E no: “erre”, non “elle”… Devi fare pratica!
– Tloia!
– No mamma, non dice a te. Sí, sto attento. Va bene mamma. Ciao Mamma. Ciao. Ciao.
– Ti saluta mia mamma.
– …
– Ma tu cosa hai visto in Italia?
– …
– Ma preferisci la Cina o il Giappone?
– …
– Adesso ti spiego come si saluta.

– Paolo, guarda che è tardi: dobbiamo andare.
– Tloia.

(grazie a Francesca per avermi aiutato a raccogliere questa preziosa testimonianza etnografica e a Valeria per averci garantito la copertura facendo finta di parlare con noi)

Le mattine juliaroberts

Ma anche a voi capitano le mattine juliaroberts?  Ma sì, dai, quelle mattine che quando suona la sveglia vi sembra di tornare da un viaggio intercontinentale, che quando vi guardate allo specchio vi rendete conto che non sono tanto i capelli a essere spettinati, è proprio l’anima. Quelle mattine in cui poi con una lunga […]

Genova per me

Non ero a Genova in quei giorni di luglio di venti anni fa. Non ero a Genova per tante ragioni e per nessuna in particolare. Non ero a Genova perché – benché per molti aspetti mi sentissi vicino alle ragioni che lí avevano portato tanti ragazzi – in quell’ambiente mi sentivo fuori luogo, chissà perché. […]

Conferenza Nazionale degli Ordini

I giorni scorsi si è tenuta a Roma la Conferenza Nazionale degli Ordini. Era un’occasione speciale per tante ragioni diverse. Prima di tutto perché era la prima volta dopo un anno (e che anno…) in cui ci incontravamo davvero, di persona, facce-sguardi-corpi-tempimorti-chiacchiere-sogni-pettegolezzi-battute-idee, senza il glaciale filtro del monitor di un computer, senza lo sterile isolamento […]

Ok, boomer

Ho piano piano capito che scrivere su questo blog ha su di me un effetto taumaturgico: è come se – descrivendo situazioni, esponendo bislacche teorie, raccontando disavventure – ne mitigassi il potenziale tossico, ne esorcizzassi il potere negativo e ristabilissi un (precario) equilibrio. La cifra di solito è quella ironica, l’afflato è quello di trovare […]

Milano stamattina

Corso Sempione, lato ovest, dal numero 33 all’Arco della Pace, lunedì mattina: un marciapiede largo, un po’ trascurato nonostante gli edifici magniloquenti che vi si affacciano. Il rumore del tram, alcune battute di Musica Leggerissima che escono dalla porta aperta del bar delle tipe, una Punto sfrizionata sferraglia al semaforo. Una mamma sgrida la figlia […]

Moneo (2)

Il dottorato di ricerca, che ho frequentato tra il 2002 e il 2005 al Politecnico di Milano giusto dopo il servizio civile svolto facendo il bidello in una scuola materna, mi ha insegnato molte cose. Alcune più ovvie e istituzionali, altre meno. Tra le seconde: lo scarsissimo valore del mio tempo; l’alta probabilità che uno […]

Moneo (1)

Nell’estate del 1998, una delle ultime prima della fine dell’università, con un gruppo di amici di lunga data decidemmo di percorrere il Camino de Santiago in bicicletta, quasi mille chilometri dalla Francia fino alla capitale gallega. Francamente non ricordo come mai un gruppo di ragazzi poco avvezzi tanto alla pratica sportiva quanto a quella spirituale […]

Costruire nuova comunità

Negli ultimi anni abbiamo speso il termine periferia con profusione, cercando di descrivere un fenomeno fuori dal nostro controllo: preoccupandoci, condannando, pianificando, dedicando politiche e finanziamenti, sperando di rammendare. L’abbiamo speso fino a consumarlo. Ma cosa vuol dire, oggi, costruire in periferia? CN l’Hub, l’edificio progettato da Sonia Calzoni per la ONLUS Comunità Nuova di […]

Genesi (degli architetti)

“[…] maledetto sia il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. Spine e cardi produrrà per te e mangerai l’erba campestre. Con il sudore del tuo volto mangerai il pane. Project Manager revisioneranno in PowerPoint i tuoi elaborati e indiranno quotidianamente riunioni di avanzamento; commerciali stabiliranno canoni di bellezza, renderisti decideranno al posto tuo e fund manager stabiliranno in Excel obiettivi irraggiungibili; Sovrintendenze e Commissioni giudicheranno impietosamente il tuo lavoro; comitati di cittadini ti accuseranno di cementificare e committenti ti rinfacceranno di non aver costruito abbastanza applicando il famoso bonus; Imprese costruttrici faranno riserve su ogni tuo dettaglio, Amministrazioni perderanno le tue pratiche e le fatture rimarranno inevase; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere (di cantiere) tu sei e in polvere tornerai!”
Genesi (degli architetti), 3.17

Poi un giorno qualcuno nascerà, crescerà, soffrirà, gioirà, amerà in un luogo che tu hai progettato e i tuoi sforzi saranno ampiamente ricompensati, ma nessuno all’infuori di te lo capirà.

Il dio padano del viaggio

Da quello che abbiamo potuto comprendere, le popolazioni che abitavano la fascia pedemontana della Pianura Padana adoravano diverse divinità, ciascuna dedicata a vegliare su specifici aspetti della vita quotidiana. Riteniamo in particolare che in questo pantheon fosse presente un dio preposto a proteggere i viandanti e, più in generale, a vegliare sui viaggi. A tale […]

Ciao Chick

Era il marzo 2003. Il Programma Integrato di Intervento Garibaldi Repubblica sarebbe stato presentato in Comune pochi mesi dopo, il P.I.I. Isola – Lunetta era di là da venire e l’Isola, ancora ignara dei suoi futuri fasti boero-catelliani, era un po’ il nostro Greenwich Village in Gremolada.

Buon 2021 di architettura

Per gli architetti e per l’architettura nel nostro paese l’anno che sta iniziando sarà ricco di sfide impegnative e cruciali. Nel discorso di fine anno, Mattarella ha voluto chiamare la stagione che ci aspetta il “tempo di costruttori” e, francamente, chi più di noi – abituati a progettare anche nelle condizioni più difficili – può e deve mettersi a disposizione per contribuire al nostro comune futuro?

I libri del 2020

Anche se dubito che nessuno lo aspetti con particolare ansia, ecco il mio rituale post sui libri letti nell’anno che si sta per concludere. Anno difficile, quello che ci stiamo lasciando alle spalle, eppure dal punto di viste della lettura iniziato alla grande, grazie alla mia socia e sodale Ombra, con il bellissimo L’arte della […]

Persone e personas

Lo so che adesso mi infilo in un guaio, che la materia è scivolosa, che peraltro la sanità lombarda ha ben più gravi problemi, ma voi siete i miei amici e capirete l’impellenza di condividere con voi questa osservazione forse un po’ laterale…  Qualche giorno fa ho installato l’app di Regione Lombardia per il consultare […]

Milano esiste?

Lunedì 19 ottobre 2020 sono stato invitato a tenere un piccolo intervento nella giornata “La Metropoli dei Quartieri” all’interno del ciclo FareMilano. Di seguito trovate, più o meno, quello che ho detto. Milano non esiste è il titolo di un racconto di Tommaso Landolfi da cui spesso muovo per ragionare intorno alla nostra città. Milano […]

Ancora Milano

Viviamo un momento difficile, anche solo da decifrare. E in questa fase Milano, come molte altre grandi città, sta affrontando un passaggio critico. Con la pandemia sono emersi con forza spietata i limiti del modello di sviluppo che ha sostenuto la crescita degli ultimi anni: la sproporzione tra reddito e costo della vita, il disequilibrio tra i territori, la monofunzionalità di alcuni quartieri, solo per citare i principali. D’altro canto rimangono ben radicate in molti milanesi (che lo sono, più di ogni altro, per adozione e non per nascita) le ragioni che li avevano spinti a scegliere la città, questa città, per vivere almeno una fase della loro vita (da milanese, non mi sento di elencarli, ma li ho chiari in mente). E altrettanto ben radicati rimangono i miglioramenti avvenuti a Milano nell’ultimo decennio, cambiamenti che la rendono per fortuna diversa e migliore della città dove sono cresciuto. Mi fa grande tristezza, in questa fase di incertezza, tanto chi cavalca l’onda di una rivincita anti-milanese (cosa abbiamo combinato, in questi anni, per farci odiare tanto?!) quanto chi sostiene con improbabile trionfalismo il “non è successo niente”.

Mi sembra più sano rimboccarsi le maniche e capire cosa si può fare. E mi sembra molto più milanese.

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