All’Interspar

Prima di tornare, passiamo sempre al supermercato ad acquistare beni suppostamente di prima necessità e suppostamente non reperibili sul suolo italico. Questa volta però eravamo soli, di fretta e senza lista.

– Michi, ma avremo preso tutto?
– Boh…
– Prova a pensare: cosa abbiamo a casa di austriaco che non si trova in Italia?
– La mamma.

Il gusto di farlo

E, soprattutto, perché portare avanti questo sforzo? Per nessuna ragione in particolare, direi. La ragione c’entra poco. Si tratta di agire per il gusto di farlo, per essere all’altezza del nostro tempo.

Cristina Bianchetti

Così una folgorante Cristina Bianchetti nel bel libro di Laura Montedoro e Michelangelo Russo, letta nel tempo regalato da un provvidenziale guasto sulla linea Milano – Torino. E ti scopri ancora capace (per fortuna) di saltare sulla sedia (o sul sedile) durante la lettura di un saggio accademico sull’urbanistica oggi.

Wayne Shorter obituary

Me lo ricordo, in particolare, una volta trent’anni fa al Castellazzo di Bollate: era da poco mancato Miles Davis e Shorter suonava con Hancock, Carter e Williams, i quattro quinti del mitico quintetto della seconda metà degli anni sessanta. Un tributo al buon Miles, naturalmente. Io muovevo i primi passi da appassionato e fu un’esperienza incredibile. Nei miei ricordi, ma non ho trovato foto, indossava un chiodo di pelle bianca lucida (Andrea, c’eri anche tu, no?), proprio tanta roba.

Un’altra volta, più recentemente, agli Arcimboldi con Christiane: un flusso ininterrotto di musica, un’esperienza lisergica aiutata forse dalla difficile digestione delle discutibili pietanze della trattoria comunista di viale Sarca, oggi temo sostituita da un non meno discutibile ma certamente meno verace sushi.

E poi i fondamentali dischi dei Weather Report, anche se ogni volta che inizia Black Market poi aspetti le notizie di Radio Pop.

Settant’anni di carriera musicale, un contributo immenso. Che la terra ti sia lieve.

La scuola, l’Impara Facile e il Sol dell’avvenir.

– Papi, devo ripassare Storia, mi aiuti?
– Sí, certo. Cosa devi studiare?
– La Rivoluzione Russa.
– Interessante! Dai, portami il libro.
– No, la prof dice che dobbiamo leggerla solo sull’Impara Facile.
– La Rivoluzione sul Bigino?!? Non se ne parla.

È finita che siamo andati a letto cantando Fischia il vento.

(Papi, ma quindi la ninna nanna che mi cantavi da piccolo era una canzone comunista?!?)

Il seggio non è vuoto

In una delle molte chat che affollano il mio whatsapp di sofferenze pre-elettorali, parlando dei tanti conoscenti che stanno ipotizzando di non votare, un’amica – generosa e disinteressata militante, di quelle che si fanno i mercati con i volantini anche quando sai che perderai, anche nei quartieri di destra, anche quando piove – mi ha scritto questo.

“La politica è uno spazio di rappresentanza. Siccome il mio pensiero è collocato saldamente nell’ambito democratico-progressista, io faccio quanto mi è possibile perché questo spazio abbia la maggior rappresentanza. Se oggi in quello spazio c’è un candidato che non amo, non è un buon motivo per ridurlo. Se non voto, quello spazio verrà occupato da un altro pensiero distante dal mio, è matematico… I seggi al parlamento li occupano tutti, non rimangono vuoti. Le persone forse si immaginano così: che il seggio rimanga vuoto a simboleggiare il non voto, la loro protesta. Ma non è così: quel seggio sarà occupato da altri, probabilmente da un fascista.”

È un pensiero semplice e chiaro, senza sottotesti moraleggianti. Certo, in qualche misura rimane nella dimensione del “voto utile” che molti comprensibilmente non ritengono (piú) praticabile, ma a me – forse anche in ragione della credibilità di chi lo esprimeva – ha colpito molto, e quindi ho pensato di condividerlo.

In treno

Il treno è quello della mattina del lunedì: un po’ presto, ma nulla di terribile, se non fosse lunedì. Il tragitto è breve per tutti: il convoglio parte da Milano Centrale e arriva a Torino Porta Nuova, anche rimanendo a bordo dalla prima all’ultima fermata, il viaggio dura poco più di un’ora. Eppure il giovane signore davanti a me ha il portatile aperto, hard-disk e mouse collegati: subito al lavoro. Ma, dopo questi giorni di vento, la pianura risplende sotto a un cielo di un azzurro irreale. Difficile resistere. E così, pur mantenendosi ancorato alla realtà stringendo saldamente il mouse sul tavolino, dito indice leggermente sollevato pronto a sparare inesorabili click, il giovane signore guarda rapito il paesaggio che scorre al nostro fianco, come un bambino che si è ritrovato ai banchi di scuola ma ancora sogna le infinite partite di pallone delle vacanze appena concluse. Incredulo, come tutti noi, che l’estate sia finita e e che un altro anno se ne sia andato.

Vent’anni di Polimì

Ho messo piede per la prima volta in un’aula del Politecnico di Milano come assistente (cultore della materia, si diceva allora) nel settembre del 2002, vent’anni fa. Fu tutto un po’ un caso: l’amico Camillo che, mistificando come solo lui sa fare la realtà, mi convinse a fare un dottorato, il buon Remo Dorigati che […]

Nuovo Cinema Resegone

Alla fine degli anni Ottanta ero ragazzo e in estate davo una mano nella colonia estiva che la mia famiglia gestiva in una valle bergamasca. Sospeso a mezza via, un po’ facevo l’adulto e un po’ il bambino.  Una delle prime attività “da grande” che mi furono assegnate, oltre a fare l’arbitro delle partite di […]

Lévi-Strauss e Leroy Merlin

Ho sempre avuto un rapporto complicato con l’università. Se, da un lato, la tensione verso la ricerca e la docenza hanno sempre fatto capolino, fin da studente, nel corso della mia vita, dall’altro la mia irrequietezza e insofferenza mi hanno spinto a lanciarmi subito nella professione, aprendo da neo-laureato (che incoscienza!) una specie di studio […]

La scuola nei rapporti OCSE

– Papi…
– Dimmi Michi.
– Domani posso non andare a scuola?
– No, Michi: domani vai a scuola.
– Papi, ma lo sai che la scuola italiana è quella in Europa dove più studenti abbandonano e che in Italia ci sono pochissimi laureati?
– …
– E poi ha i professori con l’età media più alta ed è la scuola dove si danno più compiti…
– Michi, te a scuola ci vai e basta.
– Uffa… ‘Notte Pa.
– ‘Notte Mi.

[però è sempre più difficile: adesso mi tocca pure verificare le fonti…]

Ne usciremo migliori?

Ecco il solito pensiero non richiesto, e come sempre un poco avventato, questa volta a partire dalla vicenda del tennista Djokovic bloccato alla frontiera (virtuale) australiana e poi forse alla fine ammesso nonostante le rigidissime regole di quel paese. Non mi interessa qui tanto il tema vax o no vax, quanto il radicarsi dell’idea che […]

Primule e primavere

Supponiamo stiate passeggiando su un prato o in un bosco di mezza montagna, nella zona temperata boreale. Supponiamo che sia l’inizio della primavera, o anche il pieno di un inverno mite. Facilmente allora vi imbatterete in una Primula vulgaris, quegli eleganti e sorprendenti fiorellini gialli pallidi che per macchie o solitari compaiono tra l’erba o […]

I libri del 2021

Eccomi anche quest’anno a raccontarvi cosa ho letto, avendo scoperto che per alcuni i voi questo è un appuntamento gradito. Anno complicato, il Duemilaeventuno, pieno di sorprese e cambi di direzione, situazioni complesse e nuove cose da imparare. Conseguenza inevitabile, ho letto poco, molto meno del solito. L’anno è cominciato bene, con Don Winslow, passione […]

Per Corinna

Qualche giorno fa il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano ha organizzato un ricordo di Corinna Morandi a un anno dalla sua scomparsa. Gennaro Postiglione mi ha coinvolto per un piccolo intervento e gliene sono grato: ricordare Corinna è stato prima di tutto un grandissimo, benché tristissimo, piacere. Qui di seguito […]

Dodici anni all’OAMi

Lunedì scorso si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Milano, il primo eletto con elezioni on-line: lo hanno votato 2.488 colleghi (il 19.73% degli aventi diritto), un numero in assoluto purtroppo ancora molto ridotto, ma comunque doppio rispetto a quanto eravamo abituati. Gli iscritti hanno premiato la proposta dei colleghi raccolti […]

Music for life

C’è un piccolo rito che mi aiuta nei momenti difficili, che mi rilassa quando sono preoccupato, che mi aiuta a godermi momenti di serenità o di felicità. Uno dei pochi riti in cui sono riuscito a coinvolgere anche i miei figli. È una sequenza di filmati musicali che ho collezionato su YouTube e che guardo […]

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