Nell’aprile di quest’anno sono stato a Parigi, in visita alla nostra sede distaccata e alla fondazione Lizieres. Avevo il privilegio di essere ospite della nostra socia nel Marais, quartiere davvero splendido. Abbiamo passeggiato molto e portato la Luisa alla scoperta della città. Ben indicati, abbiamo visitato anche il piccolo e splendido Marché des enfants rouges. […]
Il pozzo e la mano
Il recente compleanno palindromico di un vecchio amico (e non di un amico vecchio) mi ha fatto ricordare un gioco che facevamo in studio qualche tempo fa. Era semplice e divertente e consisteva nello scoprire le personalità nascoste in ognuno di noi, anagrammando il nome.
C’era, per esempio, Olemano il Pazzo, condottiero minore longobardo figlio di Mazimane Il Rozzo e Fecistima L’Amata.
C’era poi Ozo “La Mina” Lopez, pirotecnico torero ispano-boemo, noto anche per il suo considerevole attributo virile, detto “lo pilone” o “mazza”. Un di lui parente, dopo un viaggio a Casablanca, si era trovato nell’imbarazzante stato di Zia Manolo Lopez.
E come dimenticare Noe “Zazà” Pomillo, investigatore ebreo-ragusano dalla strana camminata a gambe aperte, o Zollo “pane azimo”, panificatore kosher beneventano?
E poi Ale “Il Manzo” Pozo, noto tamarro valenciano, Emillo “ano pazzo”, tizio ispanico dalle evidenti inclinazioni, Pina “malo olezzo”, prostituta di bassa lega poco avezza all’igiene personale, Ezio “molla” Ponza, saltatore olimpionico di Anagni, “Animale” Lo Pozzo, incitatore degli Ultrà palermitani dai modi un po’ rudi, Apollo “mai nozze”, playboy greco di grande bellezza e scarsa serietà e Leo “pinolo” Mazza, indegno parente del compagno e maestro di questi giochi nei tempi che furono.
Si potrebbe dire che non avevamo molto da fare, o forse avevamo più energie. In ogni caso ci si divertiva parecchio
Il fesso con la fissa
Il fesso con la fissa punta dritto alla fossa. Il telaio blu cobalto, congegnato per la pista, sfreccia rapido sull’asfalto: è un piacere per la vista! Il copertone tubolare sul selciato fa imprecare col sellino d’altri tempi che pregiudica accoppiamenti.
Il cardigano svolazzante su maglietta aderente: abbinamenti di colore da daltonico impenitente.L’occhio pesto e un po’ fumoso da fruitore abituale di sostanze e di pietanze dalle dubbie conseguenze scruta da dietro agli occhiali blu, con le lenti un po’ fumè, da cantante tardo-punk, a suoi tempi demodè.
Il mozzo fisso con catena concatena i movimenti, quelli rapidi e quelli lenti. Perché mai sprecare gomma e preziosa aerodinamica per ospitar rozze ganasce che mi arrestino la cinetica? Per frenare, che ci vuole, basta smetter di pedalare. Disse il fesso con la fissa prima di capitolare…
Guarda, mamma, senza freni; guarda, mamma, senza mani; guarda, mamma, senza denti!
Il mio pezzo di Obama
Ma voi ve le ricordate le feste delle medie? Che sofferenza terribile. Io ricordo una festa di carnevale in prima media: la palestra condominiale di un’edificio borghese di via Previati, tutti in piedi lungo il muro, la patatine stantie, la fanta appiccicaticcia. Io mi ero travestito da Ronald Reagan (ma senza Keanu Reeves sotto): in […]
Il disco perfetto
Un iMac G3 Bondi Blue del 1998 è in grado di leggere (e di scrivere) senza alcuna difficoltà una chiavetta usb da 8Gb comprata al supermercato. Incredibile, no? Un iMac G3 Bondi Blue del 1998 è anche in grado di demolire ogni tua certezza e gettarti nello sconforto, semplicemente permettendoti di rivedere improvvisamente fotografie digitali […]
Come quello del cavallo
Un cacciatore, risalendo una mulattiera di montagna, si imbatte in un cavallo steso a terra. Il povero equino, probabilmente reduce da una rovinosa caduta, ha entrambe le zampe anteriori rotte. Il cacciatore, mosso a pietà, arma la doppietta e lo abbatte. Poi si reca dal cavaliere che, appoggiato malconcio al tronco di un albero, ha […]
C’era un paese che si reggeva sull’illecito
L’Assessore si scusa con le 7.217 persone che l’hanno votato di loro spontanea volontà. Chi lo desiderasse può inviare notula da € 50 presso il suo nuovo ufficio di Piazza Filangieri 2, l’assessore provvederà appena possibile. Secondo il Corruption Perception Index, che misura attraverso sofisticati sistemi statistici la corruzione dei paesi sulla base della […]
N.S.F.W.
N.S.F.W. Forse vi siete imbattuti in questa sigla, girando per l’Internét. Se navigate in rete solamente la sera, a casa vostra, in un angolo buio del divano, dopo aver messo a letto la famiglia, non è necessario che ne conosciate il significato. N.S.F.W. Not suitable for work. Ovvero: della necessità di avere dei rudimenti di […]
La mattina davanti alla scuola
La mattina davanti alla scuola si vedono cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Genitori e figli in anticipo che ingannano il tempo, genitori e figli in ritardo forse ingannati dal tempo. Facce sveglie, facce assonnate, occhi cisposi, occhi con l’ombretto, labbra truccate, labbra di nesquick. Madri di quarant’anni che indossano gli stessi vestiti delle figlie di dieci anni. Figlie di dieci anni che indossano gli stessi vestiti delle madri di quarant’anni. Padri in completo gessato con pashmina briatoriana, padri in tuta da ginnastica, padri con i jeans a vita molto, molto bassa. Nonni con l’aria sperduta, sopraffatta. Nonne over sessanta con gli stessi vestiti delle figlie di quarant’anni, che sono poi gli stessi vestiti delle nipoti di dieci anni. Madri di molti colori, colf di colore molto diverso dal bambino che accompagnano. Madri carine, madri belle, son tutte belle le mamme del mondo, ma certe son proprio gnocche. Bambini in pantaloni corti e t-shirt accanto a bimbe con piumino-con-il-cappuccio-peloso. Padri in bicicletta con il monopattino sottobraccio, figli in monopattino e padri in affanno con il giornale sottobraccio, padri in monopattino con i figli sottobraccio. Madri al telefono, padri al telefono, figli al telefono: si parleranno tra loro? Vigili gentili che ti fanno attraversare, SUV giganteschi che non sanno dove parcheggiare. Cartelle rosa e cartelle rosse, cartelle di Hallo Kitty, cartelle delle Winx, cartelle di Cars e cartelle della nonna; cartelle piccoline e cartelle gigantesche, cartelle trolley, cartelle SUV, cartelle Bus (cartelle abbastanza grandi da contenere chi le trasporta).
Poi suona la campanella, un urlo liberatorio, e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia.
Un supermercato malato di malinconia
L’abbiamo già detto varie volte: qui si parteggia per la città. Siamo faziosi, tendenziosi, più infingardi di un sallusti a piede libero. Supponiamo che, se continuate a leggerci, abbiate deciso di soprassedere a tanta manifesta assenza di obiettività. E quindi rincariamo la dose e torniamo a parlare di città. D’altronde, ormai si sa: già oggi, […]
Lauree triennali in Bovisa
Qualcuno vuole per favore spiegargli la differenza tra “vestirsi eleganti per la laurea” e “partecipare al provino per il ruolo di agente immobiliare in un film di Almodóvar”? Grazie.
Qualcuno vuole per favore spiegargli la differenza tra “vestirsi eleganti per la laurea” e “agghindarsi affinché gli automobilisti notino la bella presenza durante l’esercizio della professione a bordo strada”? Grazie.
Qualcuno vuole per favore spiegargli la differenza tra “vestirsi eleganti per la laurea” e “perché mai dovrei mettermi la cravatta per questi stronzetti che si laureano, che poi quella triennale non è neanche una laurea e non ci sono più gli studenti di una volta”? Grazie.
Con ogni evidenza, sto invecchiando; e, invecchiando, inacidisco.
Dottoooore, dottoooore, dottore del…
Entrare nel MiTo
La fine dell’estate è il momento sbagliato per ricominciare a lavorare. La pioggia sferza impertinente le giacche leggere, esibizionistiche, portate con sprezzo del tutto cosciente delle condizioni meteorologiche, e tocca tornare a casa fradici, bisbetici e quasi artritici. Le ragazze, appena rientrate, necessitano mostrare con abbondanza le giovani membra abbronzate rigirandosi, con paziente costanza, sulle […]
Albini, il bandoneón e la fatica di fare (bene).
Heinrich Band viveva a Krefeld, una piccola città affacciata sul Reno, a Nord Ovest di Düsseldorf. Heinrich era il secondo dei sedici figli di Peter Band, commerciante e inventore di strumenti musicali e rinomato violinista. Seguendo le orme del padre, Heinrich fu musicista e commerciante, suonando nell’orchestra locale e aprendo la sua bottega di strumenti. […]
Crisi di mezzetà
Ehi tu, simpatico cinquantenne con l’Harley-Davidson scoppiettante! Si, proprio tu. Sei sicuro che la tua crisi di mezz’età ti autorizzi a rompere le scatole a tutto il mondo con i rumorosi e puzzolenti peti meccanici del tuo destriero? Ma non potresti farti l’amante, o correre la maratona di New York, e lasciare in pace i tuoi concittadini?
Cose da dire che ti vengono in mente troppo tardi.
Le cose che sanno fare
Una doverosa premessa. Il ragionamento alla base di questo (insolitamente lungo) Paolone è frutto di una smaccata azione di plagio. Negli ultimi tre anni ho avuto il privilegio di passere molti giovedì pomeriggio in compagnia di una persona straordinaria, la cui sagacia e vivacità intellettuale è superata solo dalla furibonda verve polemica. Queste riflessioni sono […]
Cinquanta sfumature di blu
Non preoccupatevi, nonostante il titolo di questo post ammicchi deliberatamente alla ormai celebre trilogia erotica per massaie della scrittrice inglese nota con lo pseudonimo E. L. James, non vi è nulla di pruriginoso che vi attende nelle prossime righe. Si tratta piuttosto del mio ritornare periodicamente su un tema che mi affascina molto: il confronto […]
Estate
E così, anche quest’anno l’estate è arrivata e il Paolone si appresta ad andare in vacanza e si prende una pausa dai suoi post settimanali (invero, ultimamente, un po’ irregolari…) Come i miei più fedeli fan hanno avuto modo di leggere su queste pagine virtuali, la nostra vacanza al mare ce la siamo già fatta. […]
Non me la menate
È sempre importante celebrare con adeguata cura gli anniversari: è un modo per conservare la memoria delle cose, per condividere valori e per costruire identità. In questa prima metà del 2012, per esempio, ricorrono i vent’anni dall’uscita di Hanno ucciso l’Uomo Ragno, pietra miliare dell’italica musica Pop. Per celebrarlo, Max Pezzali è uscito con un […]
L’isola che c’è
Era uso, nelle famiglie agiate della Sicilia di inizio secolo scorso, cercare refrigerio e distrazione nei lunghi mesi estivi soggiornando, anche a lungo, in uno dei molti arcipelaghi che contornano l’isola. Probabilmente per questo Giovanna, linguista e discendente di una famiglia altolocata di Catania, conosceva le Eolie e, specialmente, Panarea. Alla fine degli anni Cinquanta, […]
Infinita sorpresa
Due biciclette rubate in dieci giorni: qualche centinaio di euro. Le relative catene: ancora qualche decina. Le birre per farmi passare l’incazzatura: me le ha offerte mia suocera (!). Arrivare a casa vivi dopo una corsa a scavezzacollo sotto un acquazzone, con un Macaco nelle orecchie, a cavallo di una Doniselli anni ottanta con i […]