Quotidiano amore

Alla mattina ho alcuni percorsi tipici, a seconda che faccia o meno compagnia alla Lu andando a scuola, a seconda che vada in studio, all’Ordine, da un cliente o in qualche altro dei luoghi dove più frequentemente vado di prima mattina.

Il più delle volte vado a piedi con la Lu fino alla fermata della Lilla e scendo in metro sempre dalla stessa scala. Sempre alla stessa ora. E tutte le volte ci sono, fermi davanti alla scala che scende, un signore con un Labrador color champagne e una signora con i capelli color semafororosso. Si guardano negli occhi, chiacchierano fitto fitto e si sbaciucchiano come adolescenti. Non posso resistere e mi chiedo: chissà che storia c’è dietro.

La prima volta che li ho notati ho pensato fosse un’occasione speciale: una partenza, una vittoria, una sconfitta scampata. Poi ho pensato fosse un periodo felice, o difficile. Ma invece no, era solo quotidiano amore. E già mi cambia l’umore.

Auld Lang Syne

L’Unione Europea che abbiamo oggi è purtroppo solo una pallida imitazione del grande stato internazionale federale – veicolo di libertà, coesione, pace e solidarietà sociale – sognato dai visionari di Ventotene. Ed è anche poca cosa rispetto alla più confusa e superficiale idea di casa comune che ha orientato le scelte e le biografie della […]

Giacomo

Caro Giacomo, esponente caricaturale di età indefinita della decadenza dei costumi occidentali, tu che mandi la tua dittatoriale madre, elegante e giovanile ma con stampella (un crociato lasciato a Curma?) a portare in tintoria i tuoi quattro completi blu-fund-manager la domenica mattina – Che siano pronti per sera (non potrai mica gestire la fondamentale acquisizione in boxer e calzini di filo-di-Scozia)! Attenzione: la pinzi nell’asola, non sull’etichetta! E il bigliettino giallo, che se no non me li fate per stasera!

Giacomo caro, io non so se tu sia più vittima o più carnefice, non so se disprezzarti o compatirti. Ma se dovessi rincontrare tuo padre, magari non in coda alla cassa della tintoria e senza tua madre, gli offrirò un whisky doppio, di quelli buoni, e forti. Per ora ho offerto il sorriso più sincero che avevo alla paziente tintora dell’Est.

I libri del 2019

Anche se dubito che nessuno lo aspetti con particolare ansia, ecco il mio rituale post sui libri letti nell’anno che si sta per concludere. Iniziamo da due nuove scoperte: Daniel Kehlmann con Il re, il cuoco e il buffone e La misura del mondo e Romain Gary (siano benedetti gli amici che elargiscono consigli su […]

Diventare grande

La mia generazione, chissà se per caso o per colpa vostra, ha vissuto adolescenze lunghe, a volte quasi eterne.  Io, anche.  E quando finalmente ho iniziato a diventare grande, ed era abbastanza tardi, tu hai iniziato a diventare vecchio, ed era decisamente troppo presto. Quando, architetti alle prime armi, abbiamo finito i lavori della Lucciola, […]

Frecciarossa

Un signore abbastanza anziano dall’aria gagliarda apostrofa tre rumorosissimi ragazzotti. – Oh, ragaszi, di dov’è che siete?– Noi? Di Forlì!– Eh, mi sembrava dall’accento… E dov’è che andate?– In Sviszera, a lavorare a livello di cantiere!– E lo sapete il tedesco?– Eh, no…– Alora ‘scoltate qua che ve lo insegno io, che sono di Rimini. […]

Tornando a casa la sera

Se tornando a casa dall’Ordine a tarda ora dopo una bellissima serata di idee, progetti, sogni, ambizioni e buoni amici vecchi e nuovi, con Jack Johnson nelle orecchie perché se no non ci sarebbero possibilità di trovare le energie necessarie a pedalare fino a oltre la Circonvallazione, mentre sfrecci lungo la strada pedonale del QT8 ripensando alla prodigiosa scena di questo pomeriggio quando il figlio novenne, perso il filo della propria parte nella recita scolastica, non ha però perso né l’animo né il controllo della situazione e ha inspiegabilmente portato il pubblico a un immeritato (o meritatissimo) applauso a scena aperta dimostrando una innata capacità di gestire le situazioni di crisi che francamente gli invidi parecchio, incroci all’improvviso due signori, anche loro in bicicletta, che – almeno dal colore della pelle – si direbbe possano essere venuti da molto lontano, o forse solo da Lampugnano, e uno dei due signori ha sulle spalle un paio di vecchi sci di quelli da due metri e zero cinque e attacco Tyrolia e ti sorride con stanchezza e allegria come se fosse tutto normale, allora pensi che forse ci si può ancora stupire. Buona notte e a domani.

Politica e urbanità

Lo so, è il commento che faccio ad ogni elezione, almeno da Trump in poi… ma ormai è una mia ossessione: anche questa tornata elettorale conferma come il divario politico e culturale tra le grandi città e i territori sia sempre più netto (ormai incolmabile?). Mentre nei territori prevalgono istanze sovraniste o almeno conservatrici, nelle […]

Europa di nuovo conio

Quando sono stato in Erasmus in Spagna, nel 1997, c’erano ancora le Lire e le Pesetas. Mentre qui in Italia le monete metalliche rappresentavano valori esigui (i famosi spiccioli), in Spagna la moneta aveva un ruolo importante, soprattutto il tamugnissimo Veinte Duros, mille e cinquecento lire di bronzo iberico che ti pesavano nelle tasche come […]

Buon Primo Maggio

Buon Primo Maggio a tutte le architette e a tutti gli architetti, ai lavoratori tipici e a quelli atipici, agli imprenditori e agli interinali, agli autonomi e a i precari, alle partite iva e ai partiti proprio, alle archi-star e agli archi-travet, a chi fa la mossa e a chi da di lima, a chi […]

Post Moderno

Scoprii il Postmoderno (nel senso anche e soprattutto filosofico del termine) seguendo le strampalate lezioni di un eccentrico ed egocentrico professore di storia dell’architettura che mi toccò per divisione alfabetica per i primi due anni di corso. Mi sentivo molto lontano dalla cifra estetica di chi il Postmoderno lo traduceva in stile, ma l’idea di […]

La polvere del palcoscenico

​ Quello che segue è un post insopportabilmente radical-chic, pieno di buoni sentimenti, amore per la cultura e fiducia nel prossimo e nel futuro. Quindi se siete complottisti sfegatati, cercatori di scie chimiche, nemici dei congiuntivi e amanti dei punti esclamativi, è bene che non proseguiate (in effetti, ci sarebbe da chiedersi che cosa ci […]

I compiti delle vacanze.

Pomeriggio di inizio settembre, la luce rosata entra dalla finestra attraversando le foglie della vite americana, la città si prepara lentamente al grande risveglio. Un bambino siede con sguardo disperato al tavolo del soggiorno, le gambe penzolano dalla sedia. Sul culo della matita non è rimasto più niente da rosicchiare. La madre, che da settimane […]

Smetto quando voglio

Ieri l’ho fatto di nuovo. Ero sicuro che questa volta avrei smesso, invece… Quando l’ho fatto la prima volta ero giovane e davvero non avevo idea di a che cosa stessi andando incontro. E poi il tempo passa e tu sei sempre lì. “Lo faccio solo perché mi piace”, dici. “Smetto quando voglio”. Sì, come […]

Non è mai troppo tardi

Anche quest’anno le scuole sono reiniziate. Per tutti. Il Michele prosegue la sua avventura nella scuola elementare, la Luisa si affaccia nel mondo delle scuole medie, e io — inspiegabilmente e insperabilmente — tengo ancora un corso alla Scuola di Architettura. Le incombenze, in questo frangente, sono molte. I compiti dell’estate mai finiti e quelli […]

Il balcone balcano

Quest’estate, per le ferie di rito, sono tornato in Croazia. Non è la prima volta che ci andiamo, ed è sempre una bella esperienza. Non appartengo alla categoria degli eletti che frequentavano queste zone quando ancora erano Repubblica di Yugoslavia, e nemmeno ai coraggiosi che li hanno visitati a metà anni novanta, subito dopo la […]

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