Quando si è, come un po’ sono io, irrequieti e forse anche incostanti, o magari solo incapaci di non cogliere le sfide che la vita ci presenta, capita che la vita stessa ci porti in luoghi sempre nuovi. Questo ci consegna il privilegio di un’attività che amo tantissimo: tornare a fare turismo nelle vite che sono state, e che sono andate avanti alla grande anche senza di noi. E scoprire che potrebbero essere i semi che distrattamente avevi fatto cadere, ad aver germogliato e in certi casi a essere diventate floride e splendide piante. Non fraintendetemi, non c’è particolare merito in questo: il merito è tutto di chi ha fatto con intelligenza, costanza, dedizione. Ma questo non riesce a impedirti un moto di ingiustificato orgoglio e di più appropriato affetto.
Questo pensiero è nato all’evento di lancio a Milano del bellissimo Cara Casa, il Festival itinerante dell’abitare organizzato dagli Ordini e dalle loro Fondazioni tra Milano, Venezia, Bologna e Genova, con l’obiettivo di indagare come sono cambiati i modi di abitare.
E mi è tornato in mente la sera dell’11 maggio quando, al cinema Arlecchino di Cineteca Milano, è stato proiettato in anteprima speciale il film documentario “Alessandro Rimini. Storia di un architetto” di Davide Rizzo, promosso e curato da Ordine Architetti Bologna, in particolare da Daniele Vincenzi e dall’amico Pier Giorgio Giannelli. Questo documento si colloca, insieme a una serie di altre iniziative, all’interno del progetto europeo Architecture and Remembrance, dedicato agli architetti che vennero cancellati dagli Ordini nel 1939 in seguito all’emanazione delle leggi razziali. La serata è stata occasione anche per presentare la pubblicazione finale del progetto “Architettura e memoria: tracce di vita e ricerca” realizzata dalla Ordine e Fondazione dell’Ordine degli Architetti P.P.C di Milano e dalla Fondazione CDEC, Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea. All’interno dello stesso progetto, con cui hanno collaborato tra gli altri anche Ordine Architetti Roma e Ordine Architetti PPC Ferrara, ci sono molte altre iniziative, tra cui la mostra che inaugurerà tra poco al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma.
Tutto sempre con le bravissime Marialisa Santi e Beatrice Costa, presidente e direttrice della Fondazione dell’Ordine di Milano.