Mi rendo conto che non sempre è possibile avere della carbonella e un barbeque a portata di mano, ma al di la di alcuni stereotipi credo che cucinare e mangiare intrisi dell’odore spesso del fumo di legna, magari con una tovaglia a quadretti, un fiasco di Chianti Classico giovane e qualche buon amico, rimanga uno dei modi migliori di accogliere la buona stagione, in un rito propiziatorio dal sapore pagano. Da accompagnare con altre carni alla griglia, con verdure alla griglia o con patate al forno e con salse secondo i gusti (tra tutte preferisco una maionese casalinga arricchita con un poco di aglio pestato).
Ricetta tratta da Mangiare è innocente: 30 ricette per i miei primi trent’anni.
Ingredienti
- 1 pezzo unico di codone di manzo di un chilo
- Erbe fresche tra cui timo, maggiorana, origano, rosmarino
- 2 spicchi d’aglio
- Qualche rametto di salvia
- Olio extravergine d’oliva
Preparazione
Almeno il giorno precedente alla cottura avrai cura di preparare un trito con le erbe, il sale, il pepe e l’aglio, lo mescolerai con alcuni cucchiai d’olio e lo distribuirai con un massaggio energico e prolungato su tutta la superficie della carne. Riporrai la carne così preparata, aggiungendo la salvia, in un contenitore o, meglio, in un sacchetto di plastica per alimenti, togliendo l’aria e chiudendo con un nodo. Tieni la carne in luogo fresco fino al momento dell’uso. Prepara la carbonella scegliendo accuratamente la legna in base agli aromi, il meglio sarebbe legna di castagno e, potendo, rosmarino o vite. Attendi che la fiamma sia esaurita e la griglia ben calda e cuoci la carne per circa sette minuti per lato girandola una sola volta e senza mai spostarla. Servi su un tagliere di legno o una pietra tiepida tagliando le fette a mano con un coltello ben affilato a mano a mano che si mangia.