Music for life

C’è un piccolo rito che mi aiuta nei momenti difficili, che mi rilassa quando sono preoccupato, che mi aiuta a godermi momenti di serenità o di felicità. Uno dei pochi riti in cui sono riuscito a coinvolgere anche i miei figli. È una sequenza di filmati musicali che ho collezionato su YouTube e che guardo sempre uno in fila all’altro (ormai li ho viste decine e decine di volte). Sono per lo più spezzoni di performance dal vivo (con qualche eccezione) e sono tutti in qualche modo pezzi di grande bravura, ma sono soprattuto esempi della capacità della musica di darti gioia.

Di solito li cerco uno per uno e li guardo sul telefono con le cuffie, sul tablet, sul computer o a tutto schermo sul muro con la musica a palla. L’altra sera ho deciso di salvarli in una playlist di YouTube, quindi eccola QUI, con tanto di spiegazione.

UNO Il video che più di tutti mi mette di buon umore, e forse non è un caso, è quello di Bruce Springsteen con la E Street band che, su richiesta di uno spettatore che lancia sul palco un cartello, improvvisano You Never Can Tell di Chuck Berry a Leipzig il 7 luglio 2013. In un paio di minuti, dopo aver scelto il La come tonalità, la band organizza direttamente sul palco, davanti a trentamila spettatori, l’arrangiamento del pezzo e poi parte uno show con un tiro incredibile.

DUE Poi c’è Aretha Franklin settantaquattrenne in abito da sera e pelliccia che canta (You Make Me Feel Like) A Natural Woman davanti a Carol King al Kennedy Center di Washington D.C. nel 2016, con Barack e Michelle Obama che lanciano la standing ovation. Il momento in cui si alza e lascia cadere la pelliccia dalle spalle è l’arte dello stare in scena allo stato puro.

TRE E, parlando di Barak Obama, la serata In Performance At The White House: Red, White & Blues nel 2012. B.B. King, Jeff Beck, Buddy Guy, Shemekia Copeland, Susan Tedeschi, Keb’ Mo’, Warren Haynes, Gary Clark Jr., Derek Trucks, Trombone Shorty and Booker T. Jones che regalano una incredibile session di blues. C’è pure Mick Jagger e soprattutto c’è il Presidente che canta Sweet Home Chicago. (QUI la versione completa)

Barak Obama

QUATTRO Rimanendo sul Blues e su Mick Jagger, c’è quella volta al Checkerboard Lounge, il blues club a Bronzeville nel South Side di Chicago, di Buddy Guy e L.C. Thurman. Suonava Muddy Waters e sono arrivati i Rolling Stones. Pensavano forse di bersi un bicchiere tranquilli al tavolo davanti al palco, o magari era tutto previsto, ma quando Mick Jagger (micgiagga, come dice Muddy) sale sul palco per cantare Baby Please Don’t Go, e poi li raggiunge anche Keith Richards… Beh, come si dice: che spettacolo!

CINQUE Passando a setting più recenti e commerciali, un pezzo che mi strappa il cuore dal petto è la prima performance di Louisa Johnson diciassettenne a  X Factor UK, quando canta Who’s Lovin’ You di William “Smokey” Robinson facendo cadere giuria e pubblico dalle sedie.

SEI Un pezzo che mi mette un sacco di allegria è James Hill al Don Quixote’s International Music Hall a Felton, California che suona Billie Jean con voce e ukulele scherzando con il pubblico.

SETTE Questa è un po’ un’eccezione, perché è un video ufficiale, girato con mezzi importanti. Stiamo parlando di Fatboy Slim e la sua Weapon Of Choice (ft. Bootsy Collins). Il video è girato da Spike Jonze e ritrae un sempre incredibile Christopher Walken che sonnecchia sulla poltrona della lobby deserta del Marriott di Los Angeles downtown. Poi inizia la musica, e…

OTTO Con mezzi assai più limitati, Tash Sultana in questo video esegue Jungle tutta sola nel soggiorno di casa sua, con l’aiuto di qualche effetto, un paio di loop station e qualche altra diavoleria. Ho scoperto questo video durante il primo lockdown e, forse complice la sintonia con quella sensazione gradevolmente claustrofobica, è diventato la colonna sonora di quai giorni strani e difficili. La chicca assoluta è al minuto 2:22, quando qualcuno (la mamma?) si affaccia da dietro al muro.

Questi sono i pezzi raccolti fino a ora, ma – visto che ogni tanto nel tempo aggiungo a questa collezione un nuovo video – manterrò aggiornati anche questo post e a questa playlist, nel caso qualcuno decidesse di utilizzarla come faccio io…

[Gennaio 2025] Ecco, finalmente, un aggiornamento!

NOVE Ho deciso di aggiungere il video del 2013 in cui Gianmaria Testa suona nel piccolo teatro del Sargfabrik di Vienna Polvere di gesso, accompagnato da un ispiratissimo Gabriele Mirabassi al clarinetto. Un video che risuona in me perché la canzone è bellissima, perché questa versione è particolarmente riuscita, perché Gianmaria manca tanto, e perché – in una di quelle coincidenze cui non puoi credere – suonano nell’interrato di un edificio residenziale molto particolare, che ho iniziato a studiare da dottorando, che ho visitato diverse volte e che ha cambiato per sempre il modo di vedere il progetto.

DIECI E poi ho scoperto questa serie di video girati in diversi momenti nella tenuta toscana di Sting (quella che la Baronessa ci indicò una volta di là della Val D’Arno, ma questa è un’altra storia), in cui l’immarcescibile, scamiciatissimo e sempre bellissimo Gordon Matthew Thomas Sumner suona alcuni suoi successi, accompagnato da una band locale e circondato da un pubblico che appare quasi casuale e che invidio tremendamente, in una atmosfera tra Spender e Bertolucci tanto autentica da sembrare fatta per vincere un Oscar come miglior film straniero. Il mio preferito, il video in cui Sting invita Zucchero e insieme cantano Senza una donna.

UNDICI Perdonerete un’incursione televisiva, ma vi garantisco che questo spezzone di Propaganda Live dove una emozionata (e sempre bravissima) Paola Cortellesi canta A bocca chiusa, il pezzo del Sanremo 2013 di Daniele Silvestri inserito poi nella colonna sonora di C’è ancora domani, raggiunta sul palco all’improvviso proprio da Silvestri, vi darà lo stesso sapore (con l’età sto diventando davvero troppo emotional) di molti degli altri video di questa piccola collezione. Per me si aggiunge il ricordo dolcissimo della sorprendente versione cantata dai ragazzi del Cluster, compresa la Luisa lì con il microfono in prima fila che mi tramano ancora le gambe a pensarci, alla fine del camp estivo dell’anno scorso.

DODICI Perdonerete questa ulteriore divagazione: anche in questo caso, come nel video di Spike Jonze, si tratta di una costruzione finzionale, ma vi garantisco che ne vale la pena. Si tratta di uno spezzone del bellissimo (e forse sottovalutato) film Begin again di John Carney (che sulle cose di musica ha un tocco magico), in cui Gretta (Keira Knightley – che nella colonna sonora del film vanta davvero) e Dan (Mark Ruffalo) suonano Tell Me If You Wanna Go Home (scritta dal grandissimo Gregg Alexander) su un tetto di NYC. In questo film (e in questa scena) c’è tutto: l’amore per la musica, i sogni, la voglia di farcela, i casini della vita, la crisi di mezza età, il rapporto con una figlia adolescente… e poi c’è James Corden – che come si fa a non amarlo – e il bravissimo Mark Ruffalo che, quando non è tutto verde, sa fare interpretazione delicate e raffinate (e di cui tornerò a parlarvi, prima o poi).

Alla fine della collezione ho messo un paio di video un po’ diversi, che uso sempre per mettermi di buon umore. Il PRIMO è un intervento di Bobby McFerrin allo World Science Festival di New York nel giugno 2009 dove McFerrin “suona” il pubblico e il SECONDO è un intervento del direttore d’orchestra Itay Talgam a una TED conference, dove il musicista israeliano paragona gli stili di conduzione di alcuni famosi direttori (Riccardo Muti, Richard Strauss, Herbert von Karajan, Carlos Kleiber e Leonard Bernstein). Forse non centrano molto questi ultimi due, ma mi piacciono molto, e mi sembrano svelare almeno un po’ delle ragioni che sostengono tutta questa magia.

QUI trovate la playlist completa.

Un commento su “Music for life

  1. Molto interessante e condivisibile la tua lista. Comunque, oggi, è solo il momento di farti le congratulazioni come nuovo Assessore. Torino ed i torinesi, sono assetati di idee e cultura. Buon lavoro. Pier Carlo.

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