Johnny Lee non è un whiskey, anche se dal nome ci potremmo già immaginare l’etichetta dorata su una bottiglia un po’ vecchia maniera. Johnny Lee non è nemmeno un cantante country, anche se il suo omonimo Johnny Lee lo è. In effetti, il nome completo del nostro Johnny Lee è Johnny Chung Lee, e questo poteva insospettirci.
Johnny Chung Lee è un ricercatore di Human-Computer Interaction con dottorato alla Carnegie Mellon, nominato nel 2008 dalla Technology Review del M.I.T. come uno dei 35 più importanti innovatori under 35; è stato uno degli sviluppatori del Kinect di Microsoft e si è poi traferito a Google. Ma, soprattutto, Johnny Chung Lee è un inventore di grandissimo talento: ha sviluppato negli anni molte idee, tutte low-cost; in particolare, una serie di progetti per estendere le funzionalità del controller Wii Remote della console per videogiochi Wii sfruttando la sua videocamera a infrarossi ad alta risoluzione.
Usando il Wii Remote, Johnny Chung Lee ha sviluppato, per esempio, un sistema di monitoraggio tridimensionale della posizione della testa dello spettatore e un software che, conseguentemente, calcola la prospettiva: guardate questo video, davvero impressionante (secondo il mio modesto parere, Johnny Chung Lee è il Brunelleschi della stereoscopia digitale). Sempre usando il Wii Remote, Johnny Chung Lee ha sviluppato anche un sistema di monitoraggio della posizione delle dita e un robot di telepresenza fai da te. Tutte queste invenzioni si basano sull’autocostruzione di hardware da poche decine di dollari.
L’invenzione forse più famosa di Johnny Chung Lee è, però, il suo sistema di Lavagna Interattiva Multimediale. Il progetto è spiegato in un video che Johnny Chung Lee ha postato su You Tube (e che è stato visto, finora, da 3.979.308 persone). Grazie a questo video e al software liberamente disponibile sul sito, chiunque può costruire una LIM con meno di cento euro di spesa, un ventesimo del costo commerciale di un dispositivo professionale.
Ora, dovete considerare che la Lavagna Interattiva Multimediale, per amici e parenti LIM, è considerata dagli esperti il dispositivo base per una didattica moderna. Un ambizioso piano del 2008 del MIUR, allora retto da Mariastella Gelmini, prometteva 10.000 LIM per la scuola italiana. Considerando un approssimativo ma realistico numero di classi (380.000), lo sforzo permetterebbe di dotare di una lavagna interattiva poco più di due classi su cento. Non molte. Problema principale: il costo dei dispositivi. D’altronde, avendo investito il grosso delle risorse nella realizzazione del tunnel per i neutrini…
A partire dal lavoro di Johnny Chung Lee, molti altri hanno contribuito al progetto, sviluppando penne a infrarossi sempre più comode e efficaci, facendo il porting del software su altre piattaforme, integrando il progetto con nuove funzionalità. Tra i lavori più interessanti, a mio avviso, quello svolto dall’Università di Trento con l’Istituto Tecnico Industriale G. Marconi e il Liceo Artistico Vittoria di Trento che sta portando alla realizzazione di una penna multifunzione, la WiiLDpenna. Il tutto, sempre, con pochi euro.
Non so da voi: a casa mia, questa roba qui, la chiamerei democrazia.
Spesso, per i corridoi della Facoltà che percorro da precario/abusivo, capita di sentire colleghi più o meno esimi lamentarsi per i continui tagli alla ricerca scientifica e per il sempre minor credito che l’università ha nella nostra società. Difficile dar loro torto: negli ultimi decenni università e ricerca sono state oggetto di una sistematica riduzione di risorse, come del resto altri importanti settori della cosa pubblica. Certo che, se avessimo qualche Johnny Chung Lee in più anche noi, sarebbe più facile difenderne le ragioni…