Collezione di collezioni

Posseggo una invidiabile collezione di collezioni

La questione è un po’ complicata e ha a che vedere con l’arte di contarla su: con la capacità, la necessità, l’irresistibile tentazione di piegare la realtà al mio volere mediante un torrente ininterrotto di parole.

In breve: la mia passione per l’accumulo di oggetti, la mia curiosità, il gusto per le cose rare e particolari, mi hanno spesso indotto a collezionare qualcosa. Ma la mia incostanza, il mio disordine profondo e radicale, la mia totale assenza di metodicità mi hanno portato ad abbandonare sul nascere qualsiasi tentativo.

A un certo punto, di fronte all’ennesimo fallimento, è stata necessaria una delle mie leggendarie operazioni di cosmesi teorica e ho partorito l’idea che, in fondo, io stavo collezionando collezioni.

Posseggo una collezione di T-shirts comprate ai concerti e una di campioncini di profumi maschili. La mia collezione di fibbie di cintura tremendamente tamarre annovera, tra l’altro, un esemplare a forma di muso di TIR e uno, di origine navajo, con un aquila dorata.

Posseggo una collezione di strumenti musicali (questa, forse, la più ampia) e una di sottobicchieri di birra in cartone. Come ogni bambino degli anni ’80 che si rispetti ho una collezione di adesivi (adesivi! belli!), molto apprezzata dai miei figli in età prescolare.

Ho posseduto una collezione straordinaria di personal computers, che comprendeva un Olivetti M24 e un portatile disegnato per Vobis da Colani, collezione ahimè troppo voluminosa e che ha quindi preso la via delle Pubbliche Discariche.

Sapevate che analizzando i dati stampigliati sul fondo di ogni accendino Zippo è possibile ricostruirne la data di produzione? Sapevate che dal 1936 sono stati prodotti oltre 400 milioni di Zippo? Uno di questi è un accendino antivento da donna con inciso il logo del Blue Note di N.Y.C., unico e pregiatissimo componente della mia collezione di accendini Zippo.

E qui si arriva al nodo della questione: cosa fa di un piccolo gruppo di oggetti una collezione? può esistere addirittura una collezione composta da un solo oggetto? Ovviamente si, perché a trasformare l’oggetto in collezione è l’attitudine del proprietari: se essa è impregnata della conoscenza, della passione, della meticolosità del collezionista, allora abbiamo una collezione (almeno in teoria, ma è la teoria che ci interessa, mica la pratica).

Spesso i collezionisti tendono a condividere la loro passione in invidiabili comunità di cultori. Purtroppo non ho mai conosciuto altri collezionisti di collezioni con cui condividere alcunché…