Abitare elementare

Alejandro Aravena è da poco docente del Politecnico di Milano. Alcuni giorni fa, grazie all’invito di Massimo Bricocoli e di Matteo Poli – ho avuto il privilegio di partecipare ai lavori del Laboratorio ELEMENTAL. Per il Workshop, Aravena ha scelto il tema della crisi abitativa delle nostre città e del costo insostenibile degli alloggi. Per arricchire il dibattito, ha chiesto di invitare una serie di personalità che fossero a vario titolo utili a costruire una visione complessiva del problema, tra queste il sottoscritto.
Un po’ perché toccava argomentare in inglese, un po’ per l’impressione di trovarsi a discutere con un Pritzker, e molto per rispetto degli studenti, nei giorni precedenti avevo buttato giù qualche appunto. Lo riporto qui, nel caso interessasse a qualcuno.

Dodici anni all’OAMi

Lunedì scorso si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Milano, il primo eletto con elezioni on-line: lo hanno votato 2.488 colleghi (il 19.73% degli aventi diritto), un numero in assoluto purtroppo ancora molto ridotto, ma comunque doppio rispetto a quanto eravamo abituati. Gli iscritti hanno premiato la proposta dei colleghi raccolti […]

Genova per me

Non ero a Genova in quei giorni di luglio di venti anni fa. Non ero a Genova per tante ragioni e per nessuna in particolare. Non ero a Genova perché – benché per molti aspetti mi sentissi vicino alle ragioni che lí avevano portato tanti ragazzi – in quell’ambiente mi sentivo fuori luogo, chissà perché. […]

Milano esiste?

Lunedì 19 ottobre 2020 sono stato invitato a tenere un piccolo intervento nella giornata “La Metropoli dei Quartieri” all’interno del ciclo FareMilano. Di seguito trovate, più o meno, quello che ho detto. Milano non esiste è il titolo di un racconto di Tommaso Landolfi da cui spesso muovo per ragionare intorno alla nostra città. Milano […]

Politica e urbanità

Lo so, è il commento che faccio ad ogni elezione, almeno da Trump in poi… ma ormai è una mia ossessione: anche questa tornata elettorale conferma come il divario politico e culturale tra le grandi città e i territori sia sempre più netto (ormai incolmabile?). Mentre nei territori prevalgono istanze sovraniste o almeno conservatrici, nelle […]

Europa di nuovo conio

Quando sono stato in Erasmus in Spagna, nel 1997, c’erano ancora le Lire e le Pesetas. Mentre qui in Italia le monete metalliche rappresentavano valori esigui (i famosi spiccioli), in Spagna la moneta aveva un ruolo importante, soprattutto il tamugnissimo Veinte Duros, mille e cinquecento lire di bronzo iberico che ti pesavano nelle tasche come […]

Greta e Vanessa

Io non so molto, di questa storia di Greta e Vanessa. Non so se Greta e Vanessa siano state ingenue, imprudenti, avventate, incoscenti, superficiali. Forse. O forse solo generose. Non so se il loro aiuto avesse scelto una parte, e se la parte fosse quella giusta. Ammesso che sia chiaro quale sia, quella giusta. Non so cosa sia stato fatto per liberarle. Spero tutto il possibile.

Quello che mi sorprende è la virulenza degli insulti che hanno trovato ad accoglierle al loro rientro. Soprattutto il vocabolario con cui questi insulti sono costruiti. Mi sorprende scoprire che per i sallusti e per i giornali “suffragetta” sia un insulto. Come se, a settant’anni dal 1945, il voto alle donne fosse ancora un imbarazzante incidente di percorso, una bizzarria da democratici impenitenti. Mi sorprende scoprire che per i gasparri il tutto si risolva in una questione di letto. Come se l’unico vero timore è che questi barbari siano più dotati di noi (si, proprio in quel senso). Mi sorprende scoprire masse di dietrologi che svelano i rapporti di Greta e Vanessa con la CIA, il Mossad, i Templari, i Rosacroce, l’ISIS, Iside e il regno di Atlantide.

O, forse, non mi sorprende affatto.

Le donne del Nordest

Ho sempre subito il fascino delle donne del Nordest (e, con mia moglie, forse ho un po’ esagerato ad andare a Nord e a Est…). Nel mio immaginario sono donne decise, energiche, con le maniche rimboccate e il passo lungo, con i tratti duri e la erre morbida. E naturalmente belle (insomma, cosa pretendete: nell’immaginario degli uomini le donne sono sempre belle), belle di una bellezza naturale, portata con nonchalance un po’ nobile e un po’ contadina. L’immagine della Moretti che esce da questa intervista è un duro colpo a questo mito, ma confidiamo che i giornalisti, malevoli, abbiano voluto raggirarci con domande insidiose e un montaggio ingeneroso. E confidiamo, soprattutto e sempre, nelle donne del Nordest.

Un sogno meticcio

Da giovane, ero un fondamentalista della multiculturalità (per quanto possa essere fondamentalista una persona pigra come me). Voi potete capirmi: da lombardo al 100% bisognava pur trovare delle distrazioni. Perché io, di mio, ho al massimo un centinaio di chilometri in linea d’aria (ho appena controllato su Google maps…) tra il paesino del mio avo […]

Un elettore démodé

Tra poco usciranno i primi exit poll, cui crederanno solo i polli. Poi ci saranno le proiezioni piene di fantasia, poi i risultati veri. E forse domattina non ci ricorderemo più nulla di quello che abbiamo detto oggi. Ma, nelle quiete prima della tempesta (o, meglio, tra una tempesta e l’altra), lasciate che vi esponga […]

Le migliori menti

Da un po’ di tempo leggo La Stampa con una certa frequenza e con piacere. Sarà Mario Calabresi, sarà la presenza di alcuni editorialisti che stimo (Irene Tinagli soprattutto, ma anche Gianni Riotta, Mario Deaglio e tanti altri, senza dimenticare il golem-melog-hiano Gianluca Nicoletti). Sarà il prode Gramellini, che quando non è troppo populista o […]

Al mercato dei Bambini Rossi

Nell’aprile di quest’anno sono stato a Parigi, in visita alla nostra sede distaccata e alla fondazione Lizieres. Avevo il privilegio di essere ospite della nostra socia nel Marais, quartiere davvero splendido. Abbiamo passeggiato molto e portato la Luisa alla scoperta della città. Ben indicati, abbiamo visitato anche il piccolo e splendido Marché des enfants rouges. […]

Il mio pezzo di Obama

Ma voi ve le ricordate le feste delle medie? Che sofferenza terribile. Io ricordo una festa di carnevale in prima media: la palestra condominiale di un’edificio borghese di via Previati, tutti in piedi lungo il muro, la patatine stantie, la fanta appiccicaticcia. Io mi ero travestito da Ronald Reagan (ma senza Keanu Reeves sotto): in […]

Cinquanta sfumature di blu

Non preoccupatevi, nonostante il titolo di questo post ammicchi deliberatamente alla ormai celebre trilogia erotica per massaie della scrittrice inglese nota con lo pseudonimo E. L. James, non vi è nulla di pruriginoso che vi attende nelle prossime righe. Si tratta piuttosto del mio ritornare periodicamente su un tema che mi affascina molto: il confronto […]

Infinita sorpresa

Due biciclette rubate in dieci giorni: qualche centinaio di euro. Le relative catene: ancora qualche decina. Le birre per farmi passare l’incazzatura: me le ha offerte mia suocera (!). Arrivare a casa vivi dopo una corsa a scavezzacollo sotto un acquazzone, con un Macaco nelle orecchie, a cavallo di una Doniselli anni ottanta con i […]

A mostra’ le chiappe chiare

C’ho proprio le palle che girano. Scusate, lo so che suona male, ma, come dicono gli amici romani: quando ce vo’, ce vo’. Sono stufo di foto di parassiti della società che si abbronzano ai Caraibi, che veleggiano di bolina, che sorseggiano e degustano. Ora, intendiamoci: non ero anarchico e incendiario da giovane, figuratevi se […]

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