Mi rendo ben conto che in questo caso, al peccato della crudità, si aggiunge anche l’aggravante della premeditazione, ma, cosa vuoi che ti dica, forse sono il pornografo del tuo fornello, e questo pietanza può davvero premiare l’azzardo con indicibili piaceri gustativi. Personalmente la trovo, se ben presentata, anche discretamente afrodisiaca e quindi rassegniamoci: sono il mascalzone della tua tavola! Ancora un Valcalepio Rosso, non per essere campanilista, oppure un Chiaretto del Garda Bresciano.
Ricetta tratta da Mangiare è innocente: 30 ricette per i miei primi trent’anni.
Ingredienti
- 2kg di fesa di manzo in un unico pezzo
- aglio, rosmarino, alloro, bacche di ginepro
- 100g di sale
- pepe in grani
Preparazione
Massaggia a lungo la carne con una miscela di sale e grani di pepe rotti con il coltello. Metti la carne in un contenitore e ricopri con tutti gli aromi mondati e tritati grossolanamente; aggiungi il sale ed il pepe rimasti. Chiudi con cura il contenitore e metti in frigorifero. La carne dovrà rimanere in salamoia per una quindicina di giorni; per due volte, quindi circa ogni cinque giorni, apri il contenitore, gira la carne, compattala con cura a mano e ricoprila con la salamoia. Alla fine dei quindici giorni la carne, pulita e asciugata con un canovaccio, è pronta per essere consumata e si conserverà in frigorifero per parecchi giorni. Si può servire in carpaccio, tagliata molto fine e coperta con olio extravergine del Garda e scaglie di grana, oppure tagliata a julienne e scottata in una padella molto calda con pochissimo olio e rosmarino.