Ho quarantadue anni e due splendidi figli di dieci e sette. A volte con mia moglie ci diciamo che avremmo potuto farli prima: aspettavamo vanamente una sicurezza e una compiutezza che non sono mai arrivate (quindi tanto valeva…) e alla fine ci siamo decisi anche perché abbiamo famiglie unite e ragionevolmente benestanti, abbastanza da darci l’aiuto e le sicurezze che altrove non avremmo trovato. Se potessi dare un consiglio a un amico o un amica che vuole dei figli, gli direi di farli presto, che è più facile e divertente. Ma non sempre è possibile, e non sempre è desiderato. E poi, soprattutto, io non sono mica un ministro (per fortuna mia e vostra), perché in quel caso magari mi occuperei di costruire politiche serie in aiuto di chi figli ne vuole (fare, adottare, crescere, amare), piuttosto che perdere tempo e risorse in proclami surreali e, in fondo, anche un po’ offensivi.