C’è qualcosa di profondamente romantico, ma anche quasi sacrilego, nel mangiare fiori; forse per questo motivo li nascondiamo in anonime crocchette. Nel sapore, nel colore, nella consistenza i fiori di zucca rappresentano la quintessenza della delicatezza, allora noi li riponiamo in un piccolo scrigno segreto, mimetico; ci inganniamo da soli per il gusto di stupirci al primo boccone, ogni volta come fosse la prima. Volendo, potremmo aiutarci con un Lagrein Kretzer del Trentino, rosato fruttato e secco, ottimo compagno del fritto.
Ricetta tratta da Mangiare è innocente: 30 ricette per i miei primi trent’anni.
Ingredienti
- Una dozzina di fiori di zucca o di zucchina
- 100g di farina
- 1 uovo
- Un bicchiere di birra
- Olio, sale e pepe.
Preparazione
In una ciotola mescola con cura la farina con un cucchiaio d’olio, mezzo bicchiere di birra, il tuorlo dell’uovo, sale e pepe. Controlla che la pastella sia vellutata e totalmente priva di grumi, aggiungi eventualmente birra fino ad ottenere una consistenza non eccessivamente densa; lascia riposare a temperatura ambiente pe un’oretta. Pulisci i fiori togliendo gambi e pistilli; immergi delicatamente i fiori nella pastella, sgocciolali e friggili in abbondante olio ben caldo. Con una paletta togli i fiori appena iniziano a imbrunire, passali sulla carta assorbente, regola il sale e servi immediatamente. Nello stesso modo puoi friggere anche qualche foglia di salvia e qualche scaglia di grana per accompagnarli.