Il treno è quello della mattina del lunedì: un po’ presto, ma nulla di terribile, se non fosse lunedì. Il tragitto è breve per tutti: il convoglio parte da Milano Centrale e arriva a Torino Porta Nuova, anche rimanendo a bordo dalla prima all’ultima fermata, il viaggio dura poco più di un’ora. Eppure il giovane signore davanti a me ha il portatile aperto, hard-disk e mouse collegati: subito al lavoro. Ma, dopo questi giorni di vento, la pianura risplende sotto a un cielo di un azzurro irreale. Difficile resistere. E così, pur mantenendosi ancorato alla realtà stringendo saldamente il mouse sul tavolino, dito indice leggermente sollevato pronto a sparare inesorabili click, il giovane signore guarda rapito il paesaggio che scorre al nostro fianco, come un bambino che si è ritrovato ai banchi di scuola ma ancora sogna le infinite partite di pallone delle vacanze appena concluse. Incredulo, come tutti noi, che l’estate sia finita e e che un altro anno se ne sia andato.